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venerdì 11 febbraio 2011

Che archetipo rappresenta Veronesi ?


Un oncologo alla guida di un’agenzia per l’energia nucleare non è stato certo messo lì per le sue competenze scientifiche. Eppure, a ben vedere, è proprio così. Egli intende rappresentare la “garanzia medica e scientifica” per la popolazione. Non un semplice testimonial, pertanto, ma un archetipo (almeno nella pubblica percezione). Un archetipo medico e scientifico.

Le sue prime parole pubbliche nel ruolo sono state, appunto di garanzia, di rassicurazione: “potrei tranquillamente dormire con le scorie nucleari in camera da letto”.
Se dovessimo prendere queste parole seriamente, cioè come fondato parere scientifico, esse aprirebbero tranquillamente un nuovo business.
Industrie mobiliere potranno richiedere fusti di scorie in formati compatibili con l’assemblaggio in letti matrimoniali, comodini e culle. Il rivestimento sarà di legno trattato con vernici atossiche. Se fossero disponibili incentivi statali, i nuovi articoli potrebbero avere costi competitivi ed affermarsi su larghe fasce di mercato. Ovvero si potrebbe fare con questo nuovo genere di mobili delle linee esclusive, status symbol di scienziati progressisti.
Ma sarebbero compatibili progetti più vasti.
Immaginate interi quartieri in cui le strutture in cemento armato vengano integrate da innovative “strutture in piombo vetrificato contenenti piccole quantità di materiale radioattivo” che non sarebbero un problema per la salute (1), quartieri-giardino, in cui magari vendere promozionalmente appartamenti di lusso ad 1 euro (come fa Sgarbi a Salemi). O, meglio ancora, case di riposo per anziani, che sicuramente nulla avrebbero da perdere, comunque.
Che archetipo rappresenta Veronesi ?
Là dove l’uomo comune teme qualche rischio, l’uomo di scienza avanza sicuro e infrange i preconcetti.
Tuttavia anche noi, nel nostro piccolo, manifestiamo qualcosa di glorioso nel nostro commovente partecipare al progresso. Viviamo in zone industriali o in cui, presto o tardi, ci sarà un termovalorizzatore, teniamo i telefonini nella tasca della giacca, ci spostiamo in macchina nei centri storici, mangiamo i cibi comprati al supermercato e ci curiamo con medicine tossiche.
Gli oncologi seri hanno dimostrato che i nostri bambini si ammalano già di cancro, ogni singolo anno in numero maggiore che nell’anno precedente.
Forse questo vuol dire Veronesi: in pratica, che differenza volete che faccia, dormire accanto alle scorie nucleari?
Molto sottile, qui, la differenza tra pressappochismo, qualunquismo e pubbliche ragioni di scienza.
Un po’ di tristezza, certo. Dovremmo parlare di scienza, di medicina e non parliamo di niente.


(1) L’esatta dizione di Veronesi era: “Le scorie non sono un problema per la salute, si tratta di una piccola quantità di materiale radioattivo che viene chiuso tra quattro blocchi di piombo, che viene vetrificato”. Personalmente non conosco la procedura di “chiusura” del materiale radioattivo, ma così, ad occhio, “quattro blocchi di piombo” mi sembrano pochini: per questioni di elementare logica geometrica, se si volesse circondare il nucleo radioattivo, forse sarebbe meglio un’armatura con sei blocchi… O no?

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