istituto privato di ricerca + insegnamento + divulgazione scientifica = fondato a Palermo nel 1994

domenica 10 aprile 2011

Metabolismo ed "embodied mind"

Il metabolismo organico - che Fritjof Capra chiama “forza vitale” o “soffio vitale”- è ciò che accomuna l’essere umano ad ogni altro essere vivente (dai batteri, ai vegetali, a tutti gli animali).

Il “know-how” per fare funzionare questo metabolismo è tutto l’insieme di funzioni che in quella singola forma organica si esprime. Tale competenza funzionale è detta - senza mezzi termini- nelle attuali scienze sistemiche, “cognitiva” o “mente”.
In ogni forma organica, cioè, è “incorpata” una mente (“embodied mind” nella dizione di Maturana-Varela).
Ogni essere è una forma singolare di metabolismo, ed una singolare embodied mind.

Tutto ciò, l’uomo lo ha in comune con tutti gli altri esseri.
Ma che cos’ha l’uomo di caratteristico rispetto agli altri esseri?

Forse, ciò che emerge nell’uomo è la sua particolare coscienza del processo di vita in atto.

Non sappiamo se ciò emerga solo nell’uomo, ma sappiamo in che modo ciò emerge nell’uomo e la particolarità di questa emersione: nell’uomo la coscienza osserva anche in modo razionale (dividendo, cioè la percezione in categorie ed operando con esse) ed ha consapevolezza del tempo lineare (è l’unico essere ad avere tale consapevolezza) e delle categorie relazionali (tipo causa-effetto, oggettivo-soggettivo, mondo-io, ecc.)

Nell’uomo, la coscienza del processo di vita in atto, viene percepita in un modo tipico, nel senso che egli percepisce anche la sua percezione della vita.
La particolarità dell’uomo è il suo particolare tipo di percezione.

1 commento:

  1. o forse è la percezione di se a fare l'uomo,la miglior cosa che abbiamo in comune è la nostra diversità:ognuno di noi si percepisce in maniera originale e su questa originalità fonda i rapporti con il creato umano,animale,vegetale.ho sempre visto il mondo come un groviglio di pernsieri più che di uomini o di cose.
    Angela Puccio

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